Ladri in casa: il proprietario che commette una leggerezza non ha diritto al risarcimento dell’assicurazione

Se il proprietario di casa concorre in qualche modo al furto, l’assicurazione può anche non risarcirlo. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione a metà agosto 2018 — scrive Torino Today — decidendo sul ricorso presentato da un residente in provincia di Torino dopo avere subito la visita dei ladri nella sua villetta alle porte della città il 9 gennaio 2010. In quell’occasione lui aveva lasciato le chiavi delle due casseforti nascoste in un mucchio di cenere nel camino e per questa ragione la compagnia assicurativa gli aveva negato l’indennizzo, sostenendo che il furto fosse stato agevolato da tale comportamento. In tutti i gradi di giudizio, dopo avere citato in giudizio la società, il derubato, che aveva chiesto un risarcimento di 65mila euro, aveva perso e i supremi giudici hanno confermato questo orientamento: il suo comportamento costituisce una colpa grave e per questo non ha diritto neanche a un euro. Non gli è bastato avere dimostrato di avere chiuso i cancelli di ingresso con catenaccio e serratura, di avere dotato la casa di idoneo sistema di allarme, di serrande e di avere munito le finestre di inferriate: il fatto che la villa fosse in una posizione isolata, infatti, avrebbe dato ai ladri tutto il tempo di cercare le chiavi delle casseforti in casa una volta entrati e quindi, secondo i giudici, il proprietario avrebbe dovuto nascondere meglio o portare con sé anche quelle. In definitiva, “non è indispensabile che la condotta dell’assicurato costituisca la causa unica della verificazione dell’evento di danno”. In sostanza, basta che lui abbia commesso una leggerezza perché gli sia negato il risarcimento.

 COLF E BADANTI: EBILCOBA TI ASSISTE, TI RIMBORSA LA MALATTIA E TI TUTELA IN TUTTE LE VERTENZE DI LAVORO. SOTTOSCRIVI IL NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO INSERENDO IL CODICE E1 NEI VERSAMENTI INPS

 

Articoli Correlati